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Fluorosi dentale: cos’è e come prevenirla

La fluorosi dentale è una vera e propria patologia che colpisce i denti e comporta una alterazione della superficie dello smalto. Il fluoro è un minerale di grande importanza per i nostri denti ed è proprio per questo che i dentisti raccomandano l’utilizzo di dentifrici che lo contengano oppure collutori di questo tipo. Il fluoro è essenziale per proteggere dalle carie i nostri denti, ma se assunto in quantità superiori a quelle consentite, può provocare la fluorosi e alterare la struttura dei denti.

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Quali sono le cause della fluorosi dentale?

Sono diversi i fattori che possono generare delle discromie sulla superficie dentale. In particolare, queste possono essere di due diverse tipologie:
  • Discromie estrinseche: sono alterazioni di colore soltanto superficiali, in genere da attribuire a bevande e alimenti come il caffè, il vino rosso o la liquirizia che possono alterare il colore del dente. Anche il fumo può causare delle discromie, che in generale è possibile rimuovere attraverso una accurata pulizia dei denti;
  • Discromie intrinseche: sono alterazioni che colpiscono il dente più in profondità e sono in genere associate a traumi, malattie congenite o assunzione di farmaci e principi come il fluoro, gli antibiotici alla ciprofloxacina o alla tetraclicina.
Nel caso della fluorosi dentale, le discromie sono intrinseche e la causa principale è l’assunzione di un’eccessiva quantità di fluoro. Ciò comporta la comparsa di macchie bianche sui denti, sintomo di ipomineralizzazione, ed una maggiore debolezza degli stessi, che si fratturano più facilmente. In linea generale, l’eccessiva assunzione di questo elemento chimico, dalla forte valenza antibatterica, può verificarsi nel momento in cui:
  • Si tende a bere molta acqua potabile, che contiene un’elevata quantità di fluoro in alcuni paesi e luoghi;
  • Si assumono integratori a base di fluoro in dosi superiori a quelle necessarie e tollerabili per il nostro corpo;
  • Si ingeriscono dentifrici e collutori a base di fluoro: proprio per questo, la fluorosi dentale è molto comune nei bambini che non riescono a sputare il dentifricio o il collutorio.

Come può manifestarsi la fluorosi dentale?

Questa patologia presenta diversi livelli di sviluppo, che consentono di rendersi conto del suo insorgere per tempo e di recarsi dal proprio dentista per capire al meglio come affrontare il problema. In particolare, possiamo identificare cinque diverse tipologie di fluorosi:
  • Fluorosi dentale leggera: cominciano a comparire le prime macchie bianche sulla superficie del dente, in genere sotto forma di piccoli puntini;
  • Fluorosi dentale molto lieve: i denti cominciano ad apparire più opachi e le macchie bianche ricoprono fino al 25% della superficie dentale totale;
  • Fluorosi dentale lieve: compaiono macchie bianche sui denti sempre più corpose, che cominciano a ricoprirli al massimo fino al 50% della superficie totale;
  • Fluorosi dentale moderata: si opacizza l’intera superficie dei denti e pian piano compaiono anche macchie di colore marrone;
  • Fluorosi dentale grave: le macchie marroni si espandono e viene colpita anche la forma dei denti, che cominciano a sembrare corrosi.
Kid show her teeth

La fluorosi dentale nei bambini e negli adulti

Questa patologia può colpire indistintamente sia adulti che bambini, sebbene le cause siano da attribuirsi ad elementi diversi. Nei bambini, di solito il motivo principale è l’assunzione di integratori a base di fluoro che anche se è ritenuto un ottimo minerale per garantire la crescita di ossa e denti per la sua tossicità pericolosità ne è sconsigliata l’assunzione. Negli adulti, invece, la causa principale è il consumo di acqua potabile, che in molti paesi è ricca di fluoro. Ad esempio, negli Stati Uniti è molto frequente che questo sia utilizzato come disinfettante negli acquedotti grazie alle sue elevate capacità antibiotiche. Oppure, potrebbe derivare dall’assunzione di fluoro per delle cure mediche specifiche.

Come curare la fluorosi dentale?

Per riuscire a curare efficacemente la fluorosi dentale, occorre innanzitutto capire come gestire l’eccesso di fluoro: per fare ciò, occorre rivolgersi ad un medico specializzato, soprattutto se questo è contenuto all’interno di cure che sono state prescritte. Attraverso degli interventi dentistici, è comunque possibile intervenire sul problema a seconda della sua gravità con trattamenti diversi. In particolare, si potrà ricorrere a:
  • Sbiancamento dentale: consente di rimuovere le macchie più superficiali se la fluorosi è lieve e le discromie possono essere facilmente rimosse;
  • Bonding dentale: viene applicato un composto di resina dura sullo smalto;
  • Faccette dentali: sono un trattamento puramente estetico, che prevede l’applicazione di un rivestimento fatto su misura sulla superficie anteriore del dente per renderne migliore l’aspetto;
  • Corone dentali: possono essere in ceramica o in resina, quando il dente è danneggiato in modo irreversibile, per sostituirsi ad esso parzialmente oppure totalmente.

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